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MOVIMENTO ARTISTICO INTROVERSICO RADICALE
Non sono stato creato per essere un'immagine
ma per svuotare l'anima!

Tra linee erranti dell’animo svuotato,
nello spazio in mezzo al silenzio e al suono,
 l'abbraccio mi lascia disperatamente armeggiare.
 Lasciando andare tutti i miei ieri solitari!

L'ARTE ESCA DALLE BOTTEGHE SOLO COMMERCIALI E  DIGITALI
E RITORNI TRA LE MURA DI CIRCOLI FISICI DOVE GLI ARTISTI
SI INCONTRANO E SI CONFRONTANO CREANDO
NUOVE AVANGUARDIE

NON CONTRO LA TECNOLOGIA E I SOCIAL
MA CONTRO LA FUSIONE DEL MONDO REALE
CON QUELLO VIRTUALE

LA DEFINIZIONE DI ARTE È  UNA DEFINIZIONE
VARIABILE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO
MA IL MOTIVO RICORRENTE È L'INDAGINE
DELL'INCONSCIO

OPERA LIBERA Mi.R bb1
OPERA LIBERA Mi.R bb1
Fondatore
Artista internazionale Maurizio D'Andrea

OPERA LIBERA Mi.R bb2
OPERA LIBERA Mi. R bb2
Presidente
Critico D'Arte Dott.ssa Daniela Accorsi

LA NUOVA AVANGUARDIA ARTISTICA

MANIFESTO MOVIMENTO
Movimento Introversico Radicale
Torino, maggio 2022

L’umanità sta entrando velocemente nel Metaverso dei mondi virtuali palesando l’inadeguatezza ed i limiti della dimensione morale e critica del genere umano.
Il Movimento Introversico Radicale nasce ufficialmente nel maggio 2022 per iniziativa dell’artista internazionale Maurizio D’Andrea.
Il movimento non vuole rivoluzionare il mondo dell’arte, non spinge per la rottura delle avanguardie contemporanee, non propone nessuna idea estetica fine a se stessa. Supera le linee fisiche dei singoli paesi e afferma un concetto di arte e cultura internazionale.
Nel prossimo mondo virtuale dove ciascuno di noi avrà un avatar e potenzialmente potrà crearlo con le sembianze che preferisce, il Movimento Introversico Radicale di D’Andrea rappresenta quel ritorno ad un mondo introspettivo che spinge per l’affermazione dell’inconscio e della psiche. In un mondo virtuale dove lo spettatore ignaro si costruisce e si vede, alto, bellissimo, biondo e con gli occhi verdi, il movimento ci propone un ritorno ad una grande riflessione: la lettura del nostro io senza l’ausilio di nessuna idea virtuale, nessuna condivisione. L’arte cessa di essere condivisione e si introietta nella persona. L’artista è solo con il suo inconscio ma è libero di esplorarlo e di liberarlo al pubblico. Essendo il momento artistico parte della vita, non può non avere anche una dimensione sociale e politica.
Secondo D’Andrea l’arte valida è solo quella che “nasce libera nel nostro inconscio senza filtri e senza sovrastrutture culturali e commerciali”. L’arte è per il popolo e viene dal popolo. Tutti gli uomini sono liberi di realizzare il loro desiderio creativo.
L’obiettivo è quello di far nascere un gruppo di sperimentatori ed indagatori della psiche proiettati verso la condivisione di un linguaggio nuovo e vero che nasce e si costruisce in spazi fisici e non virtuali di ascolto, di scambio ed incontro del movimento.
Il movimento si pone in una posizione critica nei confronti dell’arte priva di un intento introspettivo, senza nessuna proiezione sociale e con sterili, calde esuberanze. Vuole reagire ai canoni di un’arte contemporanea che banalizza i processi artistici relegandoli ad un accademico esercizio di stile o ad una logica commerciale.
La macchia di colore in un quadro, continua D’Andrea, senza la sua anima, resta e sarà sempre una macchia di colore. Si appoggia ma non penetra nella tela.
L’arte deve essere sperimentale e l’artista deve porsi il problema di come realizzare un’arte effettivamente sperimentale ma svincolata dalla tecnica.
Nella pittura niente più nature morte tradizionali, vecchi paesaggi impressionisti: in questo movimento artistico prevale la libertà dell’animo che viene impressa sulla tela nei linguaggi più diversi. Un’arte informale fatta di graffi, scritte, scarabocchi, punti, linee spezzate, figure fantasiose, curve e disegni anche infantili.
Nel movimento particolare attenzione viene mostrata nei confronti degli scarabocchi che possono nascondere delle peculiarità del nostro carattere: emozioni, entusiasmi, sentimenti, impulsi, tensioni.
Gli scarabocchi pertanto, rivelano uno stato d’animo, diventano un bisogno di comunicare con gli altri ma soprattutto con noi stessi, di cosa siamo, cosa proviamo e cosa racchiudiamo nel nostro inconscio.
La pittura si caratterizza per l’utilizzo di colori forti, intensi, violenti e irreali, stesi con qualsiasi tecnica, con pennellate aggressive e piene di vitalità, utilizzando la tela come specchio per rappresentare le proprie emozioni.
L’opera pittorica deve contribuire a quel processo di autoriparazione con cui l’organismo spontaneamente si autoguarisce.
Gli artisti devono impegnarsi a creare soltanto opere sorte spontaneamente dal loro inconscio e dalla loro immaginazione, limitando al massimo la parte conscia e il controllo della mente menzognera. Devono rinunciare alla sola bellezza e armonia e favorire un’arte più audace e aggressiva nelle forme e nei colori.
Le forme si disintegrano, le proporzioni saltano, la verità è dentro l’uomo, in quella sfera caotica di pulsioni, emozioni, di intrecci unici che guidano il genere umano. Un'arte spontanea, senza pretese culturali e senza alcuna riflessione. Senza intenzioni estetiche, per una personale pulsione emotiva confluente in una comunicazione immediata e sintetica.
Il Movimento Introversico Radicale si rivolge a qualsiasi forma d’arte e a tutti gli artisti che seguiranno le linee guida del movimento.
Dentro di noi, la VERA libertà. Questo è lo slogan che accompagna il Movimento Introversico Radicale che è in fuga dal Metaverso digitale e dalla realtà del mondo razionale.



PERCHÉ L’INCONSCIO E PERCHÉ L’ASTRATTISMO
 
Cos’è l’inconscio? L’inconscio è un insieme e un intreccio di forze presenti nella nostra psiche che agiscono senza la nostra consapevolezza e che guidano la stragrande maggioranza delle nostre azioni quotidiane. Il ruolo dell’inconscio nell’arte è stato studiato nel tempo da illustri studiosi, prima fra tutti Sigmund Freud e Gustav Jung. Freud, in particolare, ha influenzato il movimento espressionistico nella ricerca artistica e, di riflesso, tutta l’arte contemporanea che ne consegue. L’espressionismo, alla luce delle teorie freudiane, risulta essere il risultato di un pensiero della psiche che confonde, turba l’artista nella sua intimità che viene veicolata all’esterno attraverso l’arte. Un’arte che raccoglie le pulsioni profonde e inconsce dell’artista ma anche dello spettatore. Con Jung il sogno diventa non solo espressione dell’inconscio ma viene considerato esso stesso un’opera d’arte. L’arte diventa cartartica, di liberazione e considera l’istinto a creare dell’uomo come un’esigenza cardine e fondamentale dell’esistenza.
Jung postula l’esistenza di un inconscio collettivo, il quale trascende quello del singolo e si fonda su forme, figure, immagini primordiali comuni a tutti gli uomini: gli archetipi. Da queste forme tipiche di rappresentazione nascono le idee che l’artista può tramutare in opere d’arte o, comunque, eventi creativi intrisi di significato.
 
Dentro di noi è presente un vero e proprio teatro dell’anima ed è compito dell’artista riprodurlo su tela senza vincoli razionali. L’arte vera è la realizzazione e la materializzazione della nostra psiche.
 
Perché ci piacciono le opere di Pollock, Mondrian o Rothko? Perché offrono un’esperienza percettiva particolare, che stimola la creatività del cervello. L’arte astratta moderna si basa sulla liberazione di linee, forme e colori, e non più su una rappresentazione reale di oggetti, figure e paesaggi. Questo dà maggior peso ad una particolare elaborazione del cervello che produce emozioni, libera la nostra immaginazione e la nostra creatività. Ecco la potenza dell'astrattismo.

VERSO IL METAVERSO

Il Metaverso è un termine coniato da Neal Stephenson nel romanzo cyberpunk Snow crash (1992) e fa riferimento ad uno spazio tridimensionale all’interno del quale persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire attraverso avatar personalizzati.
Il Metaverso è quindi un mondo virtuale parallelo e sovrapposto al mondo fisico.
Sorge spontaneo chiedersi se questa evoluzione non sia un’aberrazione della nostra umanità che non farà altro che creare un finto universo facendo smarrire all’intera comunità ciò che caratterizza l’uomo per definizione ovvero la propria umanità, il proprio animo. Questa evoluzione potrebbe snaturare per sempre la nostra comunità ed il nostro modo di vivere e di intendere la vita.

SEDE DEL MOVIMENTO
La Galleria AccorsiArte con sede a Torino e Venezia si occupa di  arte moderna e contemporanea di chiara fama  e della promozione di  giovani emergenti in Italia ed all’ estero.
Specializzata in collocazione e posizionamento di oggetti d’Arte, la Galleria propone nei suoi spazi opere di Artisti emergenti, moderni e Maestri della storia.
SEDE DEL MOVIMENTO - GALLERIA ACCORSI - TORINO
INTROVERSICO RADICALE
DIRITTI RISERVATI

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